giovedì 5 maggio 2011

Le 3 domande di Rete Laica Bologna a Michele Terra

In occasione delle elezioni comunali, l'associazione Rete Laica di Bologna ha rivolto 3 domande sulla laicità a tutti i candidati sindaci.
Riportiamo qui le risposte del candidato sindaco del PCL, Michele Terra.
Per leggere le risposte di tutti gli altri candidati (soprattutto per confrontarle con quelle di Michele), andate su www.retelaicabologna.wordpress.com


1. La scuola della Repubblica
Ogni anno più di 200 bambini chiedono l'iscrizione alle scuole d'infanzia comunali, ma
finiscono in lista d'attesa e sono infine dirottati sulle scuole private paritarie. La
Costituzione, all'articolo 33, stabilisce inequivocabilmente che lo “Stato garantisce le scuole
per ogni ordine e grado”. Siamo dunque di fronte alla grave lesione di un diritto
costituzionale, a cui s'aggiunge l'esborso economico obbligatorio per le 200 famiglie, per
pagare le suddette scuole private. Inoltre, trattandosi in larga maggioranza di scuole
cattoliche, i bambini e le loro famiglie si trovano costretti a subire scelte educative
confessionali, in contrasto col significato attribuito dalla Costituzione alla scuola di tutti. Se
sarà sindaco, non ritiene più utile impiegare il milione e 55.000 euro, che il Comune di
Bologna destina annualmente come finanziamento alle scuole private paritarie, per coprire i
200 posti mancanti nella scuola paritaria comunale e per migliorare la qualità della stessa?

MICHELE TERRA
I finanziamenti alle scuole private di ogni ordine e grado vanno semplicemente aboliti. Chi
vuole farsi una scuole privata – se riconosciuta dallo stato – se la paga. Sono almeno due
decenni che la stessa sinistra (poi centrosinistra) bolognese finanzia le scuole private con la
scusa che non bastano i posti pubblici, in questo modo l'offerta pubblica non coprirà mai la
domanda dei cittadini. Investire nella formazione pubblica, sin dalle scuole dell'infanzia, è
necessario per garantire a tutti e tutte una formazione non viziata da credenze religiose altrui.


2. Morire con dignità
Il 25 gennaio 2010 il Consiglio comunale ha approvato la delibera istitutiva il registro delle
Dichiarazioni Anticipate di Trattamento, altrimenti dette testamenti biologici. Per renderlo
operativo manca solo il regolamento attuativo. Se sarà sindaco, entro quanto tempo promette
di attivarlo? Sempre in tema di fine-vita, Le chiediamo: in città esiste una sola laica “sala del
commiato”, presso il cimitero della Certosa; se sarà sindaco, s'impegna a dotare Bologna di
più spazi per celebrare i funerali civili?

M.T.
Per rendere operativo il registro dei testamenti biologici, con l'approvazione del regolamento
attuativo, basta un'ora di lavoro del consiglio comunale. In realtà i veri ostacoli provengono
dal governo che vuole rendere inutili i registri comunali, mentre, dall'altra parte, anche le
forze di centrosinistra – in primis il Pd – non vogliono scontrarsi con la chiesa e con
l'elettorato cattolico più bigotto. Si tratta di evitare che il Vaticano, oltre a decidere come si
debba vivere, determini anche come si muoia in Italia. Sono d'accordo con la proposta di
avere più "sale del commiato" - accoglienti ed adeguate – in città a spese del Comune, i non
cattolici sono discriminati già abbastanza quando sono in vita


3. Procreazione e sessualità: libere e liberi di scegliere
Di frequente ricorre il tema dell'apertura dei consultori, presso cui si rivolgono le donne in
gravidanza, alle associazioni di volontariato, tra cui tante cattoliche, programmaticamente
contrarie all'aborto. Sarebbe questa, a nostro giudizio, una perdita di laicità delle Istituzioni.
D'altra parte, le donne che desiderano portare avanti una gravidanza sono costrette a
misurarsi con una carenza di servizi e di aiuti pubblici. Se sarà sindaco, aprirà i consultori
previsti dalla legge 194 alle associazioni di volontariato? Quali iniziative intraprenderà il
Comune per favorire un’autentica possibilità di scelta? Sempre in tema di diritti, Le
chiediamo: se sarà sindaco, avvierà una campagna informativa contro l'omofobia, la
lesbofobia e la transfobia, come, per esempio, quella promossa dal primo cittadino di
Berlino, Klaus Wowereit?

M.T.
Il diritto delle donne ad una gravidanza voluta e consapevole è assoluto e non prevede il
permesso all'intromissione da parte di alcuna associazione di volontariato. Riguardo alla
battaglia contro l'omofobia, la lesbofobia e la transfobia è evidente che non bastano
campagne informative, occorre riprendere in generale il tema dei diritti inviolabili delle
persone. Quando due anni fa la Camera dei deputati votò contro l'introduzione
dell'aggravante per reati motivati dall'omofobia, il governo e la sua maggioranza
autorizzarono di fatto le aggressioni squadriste ai danni di chi non si presenta come
"virilmente italiano". La lotta contro la destra passa anche per la sconfitta della sua sub
cultura, e purtroppo non basterebbe Michele Terra sindaco di Bologna, anche se sarebbe un
bel segnale. Intanto possiamo consolarci immaginando Umberto Bossi che tenta di fare il
gesto dell'ombrello dopo la paresi.

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