venerdì 6 maggio 2011

Comunicato stampa sullo sciopero generale CGIL

"Il PCL e il candidato sindaco Michele Terra in piazza per lo sciopero generale, al fianco dei lavoratori"

Venerdì 6 maggio, il Partito Comunista dei Lavoratori e il candidato sindaco Michele Terra, parteciperanno allo sciopero generale indetto dalla CGIL.

La più piena e doverosa solidarietà ai lavoratori, tuttavia, non può modificare la nostra analisi circa la questione del lavoro.
Anzi, proprio quei lavoratori che stanno subendo l'attacco più pesante di tutto il secondo dopoguerra sia sul terreno sociale sia sul terreno politico, hanno diritto ad altre e più incisive prospettive, ben diverse da quelle delle opposizioni liberali (PD), che mirano a rimpiazzare Berlusconi con un governo gradito a Marchionne e a Bankitalia; da quelle dei partiti della sedicente “sinistra radicale” (SEL e FDS), che a parole difendono il lavoro e nei fatti continuano ad inseguire i liberali alla ricerca di qualche poltrona.

Il PCL sostiene che non si possa più andare avanti così. Che questa deriva vada fermata. Che sia possibile farlo soltanto mettendo in campo tutta la forza del mondo del lavoro, dei precari, degli studenti, delle donne.

Per questo riteniamo che lo sciopero del 6 maggio non solo vada esteso, ma che debba diventare l'inizio di una vera svolta di lotta che miri a bloccare l'Italia e che rivendichi anzitutto il blocco dei licenziamenti, la piena difesa del contratto nazionale, l'abrogazione del precariato e un salario dignitoso per i disoccupati.

Per questo lanciamo di nuovo un appello a tutte le sinistre affinché rompano col PD, con gli industriali e con i banchieri e passino dalla parte dei lavoratori.

Per questo rilanciamo la parola d'ordine “Fare in Italia come in Tunisia e in Egitto”: preparare una grande marcia operaia e popolare su Palazzo Chigi; assediare ad oltranza i palazzi del potere e imporre al governo le dimissioni.

Bologna, 05/05/2011

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